Al Filadelfia, Moreno Longo sta cercando la soluzione migliore per incrementare la produzione offensiva del Torino. I numeri, fin qui, fanno paura
Zaza con Belotti in un 4-4-2, Edera esterno come in Primavera, Berenguer chiamato anche a fare le veci dell’infortunato Verdi, eccetera. I crucci di Longo sono per la fase offensiva del suo Torino, una delle peggiori del campionato di Serie A. Se si contassero solo i gol segnati prima della pausa forzata causa coronavirus, i granata sarebbero salvi per un pelo: le 28 reti messe a referto fin qui valgono infatti il quartultimo dato della massima serie, meglio solo di Brescia, Udinese e Spal. Troppo poco, perchĂ© la salvezza si conquista anche segnando. Ma da dove arrivano questi numeri? Ce lo siamo chiesti in questo approfondimento statistico svolto per Toro.it.
Torino, che fatica tirare: le statistiche
C’è una fatica endemica, in casa Toro: arrivare al tiro. I granata sono la peggiore squadra nel dato medio dopo il Brescia, con soli 10,9 tiri a partita (3,7 in porta).

Il Torino, fino alla sospensione del campionato, era una squadra costruita per attaccare sulle fasce. In particolare sul lato sinistro. Nonostante questo, però, risulta solo l’ottava compagine per numero di cross totali (148, fonte: Lega Serie A).

Chi fa meglio? Belotti sugli scudi. E Ansaldi…
Scendiamo nel dettaglio e osserviamo il contributo dei singoli alla fase offensiva. Manco a dirlo il giocatore piĂą incisivo è Andrea Belotti, con 2,7 tiri a partita, 1,1 passaggi chiave e 1,5 dribbling. Ma la sorpresa arriva subito dietro: con 1,8 tiri tentati, 1,2 passaggi chiave e 1,6 dribbling è Cristian Ansaldi a dare un contributo imprescindibile. L’argentino non è al meglio: recuperarlo, per Longo, sarĂ fondamentale, soprattutto dopo aver perso Verdi.
Buoni numeri, pur potenzialmente migliorabili, anche per Alex Berenguer, soprattutto per i 2,8 dribbling a partita che lo rendono il migliore del Toro in questo fondamentale. Il piĂą grande punto debole è l’apporto dei centrocampisti: tra Lukic, Rincon e MeitĂ© nessuno spicca nĂ© per tiri in porta nĂ© per passaggi chiave. Una grave perdita a bilancio.

Il calo nel finale e gli Expected Goals
Le ultime due dimensioni analizzate partono dalla distribuzione della pericolositĂ offensiva nel tempo. Abbiamo raccolto, grazie ai dati di WhoScored, il numero di tiri totali e in porta messi a referto dal Torino divisi per fase della partita. E’ emersa sia la difficoltĂ a capitalizzare nei primi tempi – 11 gol contro i 17 dei secondi 45′ -, sia il calo nell’ultimo quarto d’ora: oltre il 75°, i granata hanno segnato appena 4 gol.

Infine, un aspetto che ben riassume le difficoltĂ del Toro quando si tratta di attaccare. Andando a osservare la classifica degli Expected Goals (xG) – una statistica che traduce il potenziale offensivo, ovvero dĂ conto di quanti gol avrebbe potuto probabilisticamente segnare una squadra secondo un complesso modello (ne parlavamo qui) – il Gallo e soci sarebbero il peggior attacco della Serie A. Secondo la ricostruzione di Understat, i granata avrebbero creato i presupposti per segnare 25,69 gol, due in meno dell’Udinese, la penultima di questa particolare graduatoria.
Insomma, se giĂ le 28 reti reali messe a referto sono un numero preoccupante, a vedere gli xG si scopre che i granata avrebbero potuto fare anche peggio, stando alla produzione offensiva registrata dalle statistiche.
per fare gol devi tirare in porta.
alla faccia di tutte queste statistiche del ca…cchio penso che abbiamo le capacita’ per uscirne fuori …
Ma De Silvestri???